Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2023

SixOneSix & Young AM - “Parli di me”

Immagine
  Il nuovo lavoro che parla di un amore sofferto Nel nuovo singolo “Parli di me” i SixOneSix si mettono a nudo, mostrando sfumature più intime rispetto ai brani usciti in precedenza. Ritmicamente sono presenti influenze provenienti dalla UK Drill e la scrittura risulta particolarmente emotiva e profonda. Il tema centrale è l’amore, sofferto e controverso, vissuto dalla generazione Z.   SixOneSix è un gruppo di Roma classe 2000-03, i cui componenti sono S4D, WORDY, JUICE e CHIGGA. Fin dalla sua nascita, il collettivo ha intrapreso una stretta collaborazione artistica con i produttori YCBwoy e Young AM, con i quali hanno concepito un sound fresco e attraente. SixOneSix non è solamente musica, ma è una vera e propria realtà artistica; infatti, questi ragazzi non si limitano a cantare, ma creano un connubio tra più forme d'arte, combinando il canto, la danza, la moda e lo spettacolo. Il loro obiettivo è l'intrattenimento. Mirano a trasmettere la loro visione del mondo e a far diver

Zeep - Mare Mosso, Maremoto

Immagine
  il 16 marzo in radio il singolo “Gli altri” che presenta il nuovo Ep del cantautore sardo   Un mix tra l’indie-pop tipico di Zeep e il linguaggio della Generazione Z “Mare Mosso, Maremoto” è il titolo del nuovo EP di Zeep, interamente prodotto da Kaizèn. Sette tracce introspettive, romantiche, che raccontano amori e dubbi di una generazione, dove i suoni indie-pop si mescolano al linguaggio del cantautorato e della GenZ. Contiene i singoli: “Strade”, “Cagliari Cose Belle” e “Sindrome di Peter Pan”, già presenti nelle maggiori playlist di Spotify.   Al suo interno “Gli altri”, primo singolo diffuso per la rotazione radiofonica . Il brano racconta la fine di una relazione, odio che diventa musica, fino ad arrivare alla consapevolezza di essere diventati estranei.   Le altre tracce dell’Ep sono:   Mare Mosso - In poche frasi Zeep spiega le intenzioni del progetto raccontando le sensazioni vissute durante la scrittura. Cagliari Cose Belle - Una dedica a una ragazza, a una città, a tu

Andrea Tarquini - L’ Amore in Frigo

Immagine
  Una canzone d'amore senza amore  Il brano è uno dei nove che compongono “In fondo al 900”, terzo album in studio del cantautore romano, milanese d’adozione Questa canzone funky-reggae è - in parte - il seguito di “Monete”, un brano presente in “Disco rotto”, il secondo album di Andrea Tarquini. Racconta la storia di una coppia. Una coppia di pazzi, un rapporto malato in cui lei va a casa di lui e gli fa le pulizie perché altrimenti lui affoga nella sporcizia. Ovviamente non può farne a meno, ma entrambi si accorgono, piano piano, che questa unione è basata più sul bisogno (e poi sul rancore) che sull’amore e la stima. «Lo speciale sound americano de L'Amore in Frigo, nel quale si mischiano strumenti della tradizione folk bluegrass con quelli del funky, è in gran parte dovuto alla partecipazione di un personale tecnico e artistico americano con base a Nashville (TN) U.S.A., dove sono state fatte registrazioni aggiuntive. Tutti nomi di livello stellare. Il mandolinista John E.

Lucio Matricardi - Mozambico

Immagine
  Il brano scelto come colonna sonora del trailer   ufficiale del “festival dei diritti umani di Napoli” 2022   Il singolo è estratto dal nuovo album del cantautore e compositore marchigiano, fortemente impegnato sul tema dei diritti umani Una samba scura e frenetica che racconta l’avventura di un caro amico dell’autore incontrato a Milano mentre chiedeva elemosina accanto ad un bar. Da un'amicizia nasce il racconto della ricerca di una felicità ipotetica. Quella di partire dal sud del mondo per venire in Europa a cercare una nuova vita. Nel ritornello sono scolpite le frasi che il personaggio ha ascoltato nella terra di arrivo, dedicate a sé e ai suoi simili clandestini, una sorta di preghiera che nasconde il canto della migrazione . Il brano è stato scelto come colonna sonora del trailer ufficiale del “Festival dei diritti umani di Napoli” 2022, rimarcando l’attenzione di Lucio Matricardi per le tematiche sociali e l’attenzione ai diritti umani. La canzone, infatti, è stata selez

Zio Fella - “Pollicino”

Immagine
  L’ironico esordio della band milanese Un gruppo di amici, la voglia di ridere e scherzare narrando situazioni al limite del politicamente corretto. Il primo singolo dell’album “Strazio” , esordio di Zio Fella, si ispira all’omonima fiaba, che offre al single, protagonista del pezzo, l’esilarante soluzione a un imbarazzante e comune problema. Un esercizio ludico musicato con la goliardia tipica di questo gruppo di amici che raccontano le loro storie esattamente come lo facevano da ragazzini, quando hanno iniziato a suonare insieme. “Pollicino” è un brano pop rock che si inserisce direttamente nel panorama musicale “ironico demenziale” : testi sempre in rime perfette sostenuti da una musica accattivante (talvolta con citazioni o omaggi a famose hits del passato), per narrare situazioni spesso al limite del politicamente corretto. Gli Zio Fella sono, prima di tutto, amici che suonano insieme. Giovanissimi nell’anima e amanti di generi musicali diversi, cercano di fondere le passioni di

Ginez e il bulbo della ventola - “Ho visto gente”

Immagine
  Il singolo che precede il nuovo album e terzo in studio della band ligure Un brano di denuncia contro l’isolamento tecnologico con Simone Rossetti Bazzaro ai violini, Luciano Macchia al trombone e Raffaele Kohler alla tromba. “Ho visto gente” è un manifesto più che una canzone. Una denuncia nei confronti di una società completamente succube dell’isolamento tecnologico , costretta a sopravvivere in un gigantesco “Truman show” dove l'omologazione, la superficialità e l'indifferenza regnano sovrane.   Nel brano il protagonista urla il proprio bisogno di distaccarsi dal mondo, vorrebbe scappare anche se tra le righe si può intuire che la fuga è diventata quasi impossibile. “ È un sistema in cui sono stati trasformati i valori umani con la vittoria del “transumanesimo” travestito da perfetta democrazia. Un mondo oramai che ha fatto dell’imbecillità la propria bandiera, mascherandosi con le sembianze della tolleranza e abusando della retorica sversata a fiumi da televisioni e gior

Out of the Blue - “Pirate Queens”

Immagine
Un album dedicato alle storie delle piratesse al loro coraggio e al loro esempio di autodeterminazione Dieci tracce in cui la musica scritta e interpretata da Giovanni Pollastri e Annie Saltzman Pini diventa un epico sottofondo alle loro gesta. “Pirate Queens” è un album dedicato alle donne pirata realmente esistite, che hanno combattuto fianco a fianco con i leggendari pirati della storia, lasciando un marchio indelebile nel mondo della pirateria.   I dieci brani raccontano le avventure di alcune tra le figure più leggendarie grazie alla particolarissima voce di Annie Saltzman Pini, nata a New York City, che ha saputo interpretare il carattere e lo spirito di queste donne. Giovanni Pollastri ha invece prodotto e suonato quasi tutti gli strumenti presenti nelle registrazioni. Entrambi vivono a Milano.   Non solo, “Pirate Queens” è un viaggio musicale fra storia e territori, dall’irlandese Anne Bonny, attraversando l’Atlantico, a Jeanne de Belleville, conosciuta come la Leonessa di Bret

Sergio Borsato - “Liberi e Forti”

Immagine
  La title track del nuovo album La narrazione di una commedia umana, troppo spesso sottovalutata nel suo vero desiderio di pace e prosperità. Sull’orizzonte crepuscolare del dramma collettivo che il mondo sta vivendo, si chiude il capitolo di un percorso che ha coinvolto Borsato negli ultimi due anni, conoscendo narratori e sognatori, che hanno raccontato le loro difficoltà, le loro paure e il loro sgomento. Sono operai, contadini, intellettuali, studenti, donne, e uomini, consapevoli dei troppi errori che la nostra specie continua compulsivamente a fare, che si stanno riunendo sotto l’egida di una sola e insostituibile parola: Pace.   “Per me è importante scrivere quello che nel mio percorso ho vissuto e visto, con la speranza che, magari, qualcuno si prenda la briga di leggere e ascoltare non una, ma ben due, tre volte. E spero anche di affidare queste mie parole, questi pensieri in fila, disordinatamente costanti, a chi ha sogni che bruciano da svegli” Sergio Borsato Sergio Borsat